Quando la propriocezione non funziona correttamente, si avranno, con delle differenze molto variabili da un soggetto all’altro, dei disturbi alle volte poco evidenti, nelle tre funzioni della propriocezione:
1) Asimmetria del tono posturale per informazioni propriocettive errate: il ragazzo si sente diritto mentre al contrario, in realtà non lo è,
2) Localizzazione spaziale sensoriale anormale,
3) Anomalie percettive di sviluppo
I disturbi posturali sono poco manifesti nel
bambino e aumentano mano a mano con l’età,
da cui l’adagio: il dislessico da bambino diventa
il lombalgico da grande.
L’esame dei familiari dei dislessici ci ha
mostrato come, molto probabilmente,
non sia la dislessia ad essere trasmessa, bensì i disturbi propriocettivi.
Quello che differenzia i dislessici dai non dislessici è la capacità “innata” di questi ultimi a regolare spontaneamente la loro localizzazione spaziale sensoriale, sia visiva che uditiva
(O’Zoux C. et Quercia M., tesi del D.U. PATA 2009).