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— CORSO DI PERCEZIONE – AZIONE – APPRENDIMENTO motorio e cognitivo
Il sistema di controllo posturale è determinato essenzialmente dall’equilibrio del sistema tonico muscolare. D’altra parte sappiamo che quest’ultimo è influenzato da tutti i sistemi sensoriali. In particolare il sistema vestibolare, gli occhi, i piedi e la propriocezione. Un discorso a parte riguarda l’apparato stomatognatico. Intervenendo opportunamente su questi sistemi sensoriali abbiamo la possibilità di modificare, nel caso sia necessario, il tono muscolare e di conseguenza ricreare, un movimento biomeccanico fisiologico. Agendo in questo modo possiamo migliorare una serie di sintomi legati a quello che H.M. da Cunha, circa quarant’anni fa aveva etichettato come sindrome da deficit posturale.
Le moderne neuro – scienze hanno dettagliato il concetto di controllo posturale: ogni nostra attività sia motoria che cognitiva è immersa in un contesto particolare e la sua gestione deve adeguarsi ad esso. Diventa allora fondamentale integrare il binomio percezione – azione.
Per quanto riguarda l’apparato stomatognatico esso è un sistema multisensoriale nel quale l’integrazione di ogni suo elemento partecipa al corretto funzionamento dell’apparato stesso.
La fisiologia umana e le neuroscienze, confermano l’importanza della bocca nell’integrazione percezione-azione-controllo posturale.
Il suo ruolo non risiede solamente nell’occlusione ma anche nella capacità di riconoscimento del “paesaggio sensoriale” orale e corporeo.
L’importanza data finora all’occlusione diventa sempre più limitata rispetto ad altri stimoli sensoriali ed il suo ruolo meccanico deve venire sostituito da una visione multimodalitaria.
In questo modo molte delle disfunzioni che ritroviamo quotidianamente a livello dell’apparato orale, assumono una logica eziopatogenetica molto più razionale. Al giorno d’oggi abbiamo consolidato un protocollo terapeutico collaudato su migliaia di pazienti e validato da strutture universitarie internazionali.
Abbiamo anche la pretesa di pensare che questo tipo di approccio sia un concetto rivoluzionario e che nel prossimo futuro diventerà probabilmente la base di ogni trattamento funzionale.
Modulo A: generalità (dott. A. Marino e dott. P. Quercia)
• ruolo del binomio percezione-azione
• sensazione, cognizione, incosciente e cosciente.
• Percezione-azione, apprendimento motorio e cognitivo
• Il Modello interno
• Studio dei differenti segnali sensoriali implicati nel controllo motorio
• Controllo motorio e tono muscolare
• La Sindrome da Deficit Posturale SDP
• Protocollo diagnostico di SDP
utilizzazione dei vari test validati:
• teoria
• pratica
Modulo B: apparato visivo (dott. P. Quercia e dott. A. Marino)
• richiamo di neurofisiologia oculare visiva e motoria
• vie nervose primarie e accessorie
• relazione tra apparato stomatognatico e visivo
• il test di Maddox posturale; nozione di localizzazione spaziale
• i trabocchetti del Maddox
• dislessia evolutiva e altri disturbi dell’apprendimento
• la teoria motrice del linguaggio; come la bocca può interferire con la cognizione.
• Prove pratiche
Modulo C: apparato stomatognatico (dott. A. Marino)
• La Sindrome da Dispercezione Orale SDO
• Stimolazioni sensoriali orali
• ALPH storia ed evoluzione di sistema sensoriale orale
• Ortodonzia neuro sensoriale
• Odontoiatria neuro sensoriale
• Presentazione e discussioni di casi clinici
• Prove pratiche
— CORSO SUL TRATTAMENTO PROPRIOCETTIVO DEL PAZIENTE ALGICO
Abbiamo deciso di organizzare un corso di specializzazione per tutti i fisioterapisti professionisti che desiderano conoscere un efficace protocollo da applicare sui propri pazienti. Il corso si discosta decisamente dai corsi offerti generalmente. Esso mostra aspetti inediti, non conosciuti, perché non insegnati nei corsi universitari, ma riteniamo che attualmente siano criteri essenziali sia per la comprensione fisiopatologica, sia per la cura del sintomo.
Il trattamento del dolore osteo-articolare è di competenza del medico esperto, con l’ausilio di personale competente, ma chiunque abbia a che fare con pazienti algici, qualsiasi sia il suo ruolo, sa bene come esista una percentuale di pazienti, non inquadrabili dal punto di vista ezio-patogenetico ed altri che resistono ai protocolli classici di cura.
Nel 2015 al congresso internazionale di kinesiterapia tenuto a Lille (F) è stato proposto un consensus nel quale si precisa che “ll modello biomeccanico è completamente inadatto all’illustrazione e alla comprensione delle patologie dei pazienti”
Alain Berthoz, professore di fisiologia della percezione e dell’azione al Collège de France, ci insegna che “lo schema corporeo è altamente modificabile ma, cosa ancora più importante, è che può a sua volta modificare la percezione e l’azione”
La conoscenza dei meccanismi legati a questo aspetto, in modo speciale la propriocezione, permette di “guardare” il paziente da un punto di vista differente.
Le numerose tecniche classicamente disponibili, potranno così essere integrate dallo studio della propriocezione e delle sue funzioni.
Per fare questo sarà necessario, però, che il terapeuta possa riconoscere l’esistenza della Sindrome da Disfunzione Propriocettiva e che concentri i suoi sforzi verso la riorganizzazione di un efficace sistema sensoriale, senza accontentarsi di un miglioramento sintomatologico o biomeccanico. Importa poco il cammino terapeutico che si decide di intraprendere, ma lo scopo dovrà essere quello di normalizzare una serie di test legati alla SDP: le asimmetrie di tono, la localizzazione spaziale sensoriale e la percezione multi sensoriale, attraverso criteri quantificabili che permettano di avere delle indicazioni e di poter seguire la progressione del trattamento.
Per farlo esistono linee guida precise sicure e protocollate, test di valutazione che permettono di controllare l’operato in ogni momento ed una tecnica manuale che consente di lavorare su una gamma di pazienti inaspettata.
Il corso è indirizzato ai Fisioterapisti.
– La SDP e SDO (teoria)
” Breve storia della posturologia: da Gagey a Marino
” Le basi del controllo motorio e posturale:
” le informazioni sensoriali del controllo motorio
” Il fondamentale ruolo della propriocezione
” Il tono posturale
” I riflessi posturali
” Analisi e valutazione di SDP – SDO:
” Segni
” Sintomi
– I test di valutazione (pratica)
” Valutazione delle asimmetrie di tono
” Posturo Dinamica
” Manovra Convergenza Podalica
” Rotazione-Estensione del capo
” Cenni sulla valutazione dei deficit percettivi e di localizzazione spaziale
– Prova individuale delle capacità acquisite
– Prova scritta delle competenze acquisite
– La terapia propriocettiva 1
” i riflessi posturali e la loro importanza sul tono e nel controllo motorio e posturale
” teoria e pratica
– La terapia propriocettiva 2
” Pratica dei test appresi tra studenti e controllati dai professori.
– Verifica finale scritta e pratica delle competenze acquisite
Per informazioni:
segreteria dott. Alfredo Marino
la mattina dal lunedì al giovedì
0444 541042